domenica 15 giugno 2014

un secchio di ricordo

un ricordo
è come una secchiata di acqua gelata in testa
ti congela il pensiero d'un tratto
il tempo si ferma
la senti come un brivido dentro la schiena
ti fa ansimare
ti scende sul volto che sembran lacrime
e mentre ti viene da ridere come un coglione.
Era tantissimo tempo che non sentivo il mio cuore
parlare
tramite il cervello e non tramite il cazzo.
A seppellire i sentimenti
come corpi di omicidi
siamo tutti capaci
ma a non sentirne il senso di colpa
o a non averne rimorso
quello è tutta un'altra storia.
Che poi tutto sta in un sorriso di una sera di tanti anni fa che ti rimane impresso
un profumo di infinito che ti svuota cuore e mente dalle pietre delle responsabilità e degli errori
ti dice "c'è tempo .... c'è tutto il tempo dell'universo ...."
e sei libero cazzo
in quel momento lo eri
lo ero.
Le catene sono fatte su misura dal nostro rimorso.

lunedì 2 giugno 2014

cubi di nuvole

il cielo cade in cubi di nuvole
dense.
E precipitano lievi
ma decise,
senza esitare un attimo.
Ed io li a faccia in su
troppo stanco per scansarmi
che sorrido
perché finalmente,
ed era pure ora ve lo dico io,
la chiudiamo qui.
Si, cesso l'attività cardiaca,
basta,
so stufo di irrorare le cellule. Si fottano.
Omicidio colposo di una nuvola
che non sarà processata,
perché la giustizia non funziona,
perché c'è omertà tra le nuvole.
Poi sorge il problema che:
un cubo di nuvola
che cade dal cielo
non ti fa un cazzo.
Scende lato per lato per lato
e il suo volume ti circonda
e ti lascia semplicemente zuppo
di vapor d'acqua e inquinamento.
E tu li a faccia in su tutto
bagnato
ti senti come al solito
stranito
e
coglione.
E ti guardi allo specchio con i pezzi di nuvola che ti scendono dalle basette per lo più bianche perché è così che sono
bianche
prima non lo erano
e ora lo sono.
Le cose cambiano.
Passa il tempo
acqua sotto i cazzo di ponti
e tipo tu non te ne accorgi ma le cose cambiano eccome:
1) non litighi più con i tuoi genitori, ma li abbracci forte che poi se crepa qualcuno bella merda eh
2) credi di poter cambiare il mondo e poi non lo cambi più perché quelli che lo fanno o crepano giovani
o non ci riescono o non hanno un conto in banca con almeno mille euro e fanno la fame
3) scompaiono tutte le persone che non contano un cazzo e che prima pensavi fossero fratelli in questo cammino che è la vita ma poi cammino un cazzo che c'è gente che nella vita prende il bus o tiene la ferrari
e vanno più veloce di te e ti trovi solo nel tuo cammino della vita, solo e solamente tuo, magari di notte che tieni paura dei cani randagi (io ho avuto sempre paura delle cose randagie perché la parola randagio mi turba, un cane randagio non fa BAU ma baurgghghrghgrh, più tosto)
5) l'amore o c'è o non c'è a un certo punto ti si alza il punto d'ebollizione del sangue e pace, capita che passa una che ha un profumo che fa effetto LSD e ti fa girare la testa ma poi sono le cazzo di 8.05 e sei in ritardo allora pippa (che poi mi sei poco concentrato) e via, fanculo la dignità o tutte quelle complicazioni del caso, che poi senti quella attrazione per i bimbi ma non quella dei preti quella che è l'istinto paterno ma lasci perdere perché è meglio così che non riesco a lavar le mutande mo che sono solo figurati in famiglia che le mutande sono mutande elevato alla e (numero di nepero).
6) i sogni si avverano solo se si avverano se non si avverano non ci sono cazzi, puoi piazzare una bomba atomica accanto al sogno non realizzato esso non muta il suo stato quantistico neanche a bombardarlo con nuclidi e porchiddii.
7) eccetera, che poi fa figo dirlo ma non vuol dire un cazzo, le cose che stanno in eccetera a volte varrebbe la pena di citarle ma uno evita perché dilungarsi non è figo.
E la nuvola che ti ha colpito
non ha mutato la tua esistenza
come le stelle
immutabili
noiose,
i tramonti
arancioni
bellissimi ma terribili nel loro cadenzato susseguirsi che inesorabilmente diviene vaffanculo,
i sorrisi
gli sguardi
gli abbracci
le lacrime
i morti
i parti e le partenze
e il tempo
son tutti pedine nel sacco dei numeri della tombola
che mia nonna faceva sempre amboternoquaternacinquinaetombola a natale
e io un cazzo.