sabato 18 maggio 2013

girini

ricordo una domenica
strana
inusuale
il sole era un limone
e mio padre
ne tagliò col coltellino uno
e lo mangiammo
insieme
eucaristicamente
al fresco della fonte.
In quel luogo
sembrava nascere
il sorriso
la speranza
l'irrequietezza
di questa capricciosa terra.
Misi dei girini in un sacchetto
li portai a casa
li travasai
in un ex barattolo di nutella.
Morirono dopo qualche giorno.
Io credo che la magnificenza,
la disperazione,
la tenacia
e la staticità
di quella antica terra
non si possano mettere
così come in un barattolo,
in una valigia.
Della Sicilia
qui da lontano
mi son rimasti sol i ricordi
e un basso punto di ebollizione
del mio sanguerossosangue.

giovedì 9 maggio 2013

L'incastro del tempo - parte 3

Il tempo quando arriva la fine
non rallenta
come nei film.
Nella vita vera
è un lampo
ed è proprio questa
istantaneità
che ci fa palpitare,
stupire
stupire
e stupire ancora
in questo mondo
di perenni deja vu
e di pura, liquida insensibilità.
Brunello apre la porta
tremante
spaventato
dalla inevitabile sofferenza
guarda Giulia per un attimo
guardare nel vuoto
e poi viene travolto
dalla furia del padre
che lo scaraventa a terra.
"Giulia tesoro stai bene?"
ansimante
"Tesoro guardami stai bene
ti ha fatto qualcosa!?"
ansimante
"Quando viene Brunello?"
candidamente
come se il mondo fosse caramello
e la vita fosse
come quando vi si addormenta un piede
o una mano
impalpabile.
Brunello si rialza
e
sa che è giunto il momento.
Per un attimo vede
il campo da ping pong
perfetto
liscio
pura armonia geometrica,
vede la pallina roteare
dinanzi ai suoi occhi
così velocemente
da assorbir
la luce
come un buco nero.
Vede il punto dove la vuole scagliare
PURO AZZARDO,
come la vita, come la sua intendo.
Farfalle nello stomaco,
gambe tremanti,
muscoli pronti.
La racchetta colpisce
come una carezza
di un gigante
sul volto di una fragile bimba.
"L'ho scopata tutto il tempo..."
dolore
"Certo che scopare una menomata
mentale è proprio divertente...."
dolore, orrore
"Puoi fare tutto ciò che vuoi
del suo corpo
non dice mai di no"
e la pallina parte
per il suo ultimo viaggio,
ultimo colpo
per l'ultimo punto
dell'ultimo incontro,
deforma spazio-tempo-luce-fede-amore-ideali-amicizia
deforma il mondo che conosciamo
deforma il pensiero
la realtà
"IO TI AMMAZZO!"
il padre lo assale con una forza
una rabbia
diventa contundente
come una lama
i pungi son rossi come
l'odio
e odoran di sangue
"TI AMMAZZO!!! AHHH!"
e giù un colpo sul volto
il dolore fa male
Brunello incassa
la fine è servita
come il conto al ristorante
su di un piccolo vasoietto
coperta in una fodera di pelle
di pelle umana in questo caso.
"TI AMMAZZO!!!"
Giulia fissa la scena,
inizia a tremare,
ma questo ne Brunello
ne Salvatore lo sanno.
Sono attori di un teatro
senza scena
senza pubblico
BIANCO,
ma d'improvviso
un rivolo di sangue segna
lo schermo.
Giulia sussulta.
Una goccia "plic"
cade dietro ai suoi occhi.
Giulia sussulta ancora.
E giù odio e giù pugni
e imprecazioni
è giudizio finale
è apocalisse
finalmente titoli di coda
di un film troppo lungo
e insensato.
Giulia sussulta ancora
tremante
le pupille si dilatano
per una luce
diversa. Trema trema
ha paura
trema trema tanta paura trema trema trematrematrematrematrematrematrematrema Brunello? trematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrema LA MORTE!?trematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrema IL SANGUE? Mio padre!?trematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrematrema
"NO PAPA' NO FERMO!"
e si alza di colpo dal letto
dall'immobilità
dalla polvere
e la sua figura s'incastra
nel tempo
e di nuovo E'.
I due attori sono increduli.
Lei li separa,
e loro non reagiscono,
il padre cade indietro
indietreggia strisciando.
"no no no così lo uccidi
no amore mio no no
Brunello amore mio" e piange
e sembrano lacrime come brodo
bollente su guance gelate.
Brunello è una maschera di sangue
respira a fatica e
"eheheheh" ride dagli incisivi rotti
dal labbro sanguinante
"ehehehehe" ride !?
"Giulia.... Giulia mi riconosci?"
dice il padre stupito.
Sirene echeggiano nel vicolo,
luci blu tremano per la stanza.
Rumore di passi frettolosi.
Entrano due poliziotti in un teatro
sempre più pieno di colori forti.
"Brunello amore .. .ma cosa è successo!?"
Giulia non capisce
"Brunello mi senti?"
"eheheheheheh ti amo Giulia"
"Dio mio ... anche io ma ..."
"Signorina lo deve lasciar andare
dobbiamo portarlo via
insieme a suo padre" dice il poliziotto
"ehehehehe Giulia mia sei tornata!"
e mentre lo tiran su di peso.
Dietro i poliziotti
il maestro
lo fissa preoccupato
"Maestro..." e mentre
gli passa di fronte
"Bruné ..."
il maestro guarda Giulia,
guarda il padre con i pugni
insanguinati
"Maestro ... tac ..."
mimando il gesto di un colpo
da ping pong
"... bordo del tavolo"
e sorride insanguinato
ma di nuovo vivo.

sabato 4 maggio 2013

L'incastro del tempo - parte 2

Giulia seduta sul letto
guarda la stanza del motel stupita.
Lei è sempre stupita.
"Ti amo" Brunello lo sussurra
come se avesse un masso sul petto
come se avesse l'affanno di un miliardo di anni.
"Quando viene Brunello?" inclinando il volto
e tutto il mondo s'inclina con lei,
e tutto l'universo pende dalle sue labbra,
tutta l'esistenza sta dentro una sua lacrima,
umida come la sua saliva
ignorante come lo sporco sotto le unghie
dolce come l'odore del suo shampoo.
Brunello la bacia.
Lei non si ritrae. Lei non partecipa.
Brunello la bacia ed immagina il tempo fermarsi.
Esplodono gli orologi di tutto il mondo,
lancette e rotelle dappertutto.
Come su di un palco dinanzi ad una platea sterminata
il riflettore illumina questo momento che già non c'è più.
"Appena viene Brunello mi porterà a mangiare la pizza"
con l'innocenza di una bimba.
E brunello sente una lama rovente nello stomaco,
si piega sulle ginocchia dal dolore,
piange,
piange,
"Ti amo Giulia" e piange.
"Aspetti anche tu Brunello? Non piangere arriverà"
e per un attimo sorride e lui la rivede,
la rivede in quel vestito blu scuro con la maglia fucsia
a coprire la scollatura troppo vistosa,
con gli stivali intonati,
la rivede nell'angolo un po' spersa,
a quella festa che non ricorda più di chi fosse.
La vede imbarazzata non conoscere nessuno,
poi lo sguardo taglia lo spazio,
non appena l'impronta digitale dei due volti combacia,
i loro DNA s'intrecciano,
e lei sorride, e sente già il calore dell'abbraccio,
il sapore del suo bacio,
sente già che faranno l'amore un po' alticci,
e parleranno di viaggi e del futuro.
Un futuro che non si è avverato.
Un futuro che non esisterà mai.
"Si arriverà amore mio ed andremo a mangiare
la migliore pizza del mondo".
BAM BAM BAM,
la fine di questa storia bussa alla porta.
"APRI FIGLIO DI PUTTANA!"