domenica 30 giugno 2013

frattale alla frutta

io guardo loro ridere
e loro guardan me
gesticolare
rifinire
stoccare la battuta finale
e chiudo gli occhi per un attimo
li riapro
e son altre persone
e le guardo ridere
lacrimare
e loro guardan me
rifinire
gesticolare
caricare la battuta finale
e chiudo gli occhi per un istante
li riapro
e son altre persone
e le guardo divertirsi con me
rimaner senza fiato
incredule
e loro guardan me
cambiare
la stessa muffita storia
di quella volta al catechismo
che vomitai per terra
o quando feci il portiere
di notte in quell'hotel
ed io la limo per l'ennesima volta
la perfeziono
e la cambio secondo i gusti
l'estrazione sociale
il reddito delle loro famiglie
le loro perversioni
aggiungo o tolgo parolacce
riferimenti sessuali
o blasfemie
e li guardo divertirsi
e chiudo gli occhi per un momento che è un istante che è un frammento di questa allegra monotonia.
Li riapro lentamente
e...

mercoledì 26 giugno 2013

amorevole simmetria

c'è chi soccombe per l'amore
e chi muore per la sua assenza.
Il cuore batte
in simmetrici spasmi
agli antipodi.

"Oh amore mio!
Il cielo è terso
medaglia di bronzo"

"Oh dolce compagna
il tramonto splende
e splande"

"Mhhh si ancora
lo sai che mi piaccion
i massaggi
con questo piano tariffario
mando massaggi gratis
a tutti i numeri fessi"

"Non metterti tra me
e il mio amore
nel collezionare
cazzi d'ebano!"

"Once you try black
you can't go back
you will nerver walk again
vertebral spine permanent damage"

"Tesoro volevo dirti tante cose
ma
sono muto"

"Il nostro rapporto è logorotondo"

"Ho un dolore qui al cuore
credo siano i peperoni"

"Ho letto nei tuoi sms
che mi tradisci
chi è questo gattino virgola??"
mi chiamo virgola sono un gattino e sodomizzo il tuo bel culino

"In amore c'è chi rincorre
e chi si fa rincorrere
e c'è chi rincorre e si fa rincorrere contemporaneamente
quelli sono i puttanieri o le troie"

"Io ho capito tutto dell'amore
per questo sono solo"

"Dio ti prego fa che non mi lasci!!!!" (No)

"Ti amo e ti ho sempre amato
ma questa è una rapina" (tempi duri)

"Maledetto il giorno che ti ho incontrato
in quella chiesa
all'altare
con tuo padre che imbracciava il fucile
Mannaggia!!"

"Stefano ha degli occhi bellissimi lo sai?" (penemaledizione)

sabato 15 giugno 2013

fruttivendolo d'amore

Sotto un albero di ciliegie
scrivevo versi d'amore
sulle tue labbra fior di pesco
che si dischiudevan
umide
e
perverse
ed un cuor colmo di rovi
da districar con pazienza.
I tuoi seni avvolti da un vestito
verde
come foglie d'insalata
o di carciofo
a celar
la morbidezza
la dolcezza
l'irrequietezza
del tuo piccolo corpo.
La pelle morbida
come
velluto di albicocche
mature
avrei dormito
mille lune
sul tuo corpo
per assorbirne
gli umori
e gli odori
con osmotico
ottimismo,
ma altre mille
volte
ti avrei scopato,
come acqua fredda
su una frittura bollente.
shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
ustione di terzo grado.

venerdì 14 giugno 2013

cio' che alberga nel mio cuore

cio' che alberga nel mio cuore
non e' suite presidenziale
sembra piu' un motel ad ore
senza confort ne morale.

mercoledì 12 giugno 2013

maiemi

andrei a maiemi
solo per dire
son stato a maiemi.
Andrebbe bene anche l'aereoporto
non che mi interessi il volo in se per se
se per se
se per te
Ricordo quelle volte
che mia mamma mi rimboccava
le coperte.
Il suo volto nella trasparenza
del lenzuolo col la luce del lampadaio
dietro la sua SORRIDENTE figura.
Sembrava come la luna in  una notte di nebbia.
Mia mamma sorride alla fine di ogni pianto.
Tanta roba.
Non e' solo una donna
e' una lama affilata,
che ha tagliato meta' del novecento
solo per me, per lui, per lei ed infine anche per lui.
E' strano sapere che ci son persone
che ti amano a prescindere da tutto,
a prescindere da quasi tutto siamo realisti.
I ricordi son come sassi in un fottuto ruscello di montagna
man mano che passa il tempo
si levigano e perdono forma,
dettaglio,
divengono IDEALI,
vaporosamente idilliaci.
Io credo si possa esser piu' felici
solo che crogiolarsi nella merda
a volte ha un che
di intellettuale del cazzo.
Mi immagino col la sigaretta
in una stanza buia illuminata
da  una lampada da tavolo
in una cazzo di citta' americana del cazzo.
La decadenza affascina due tipi
di persone
LE DONNE per alcuni frangenti delle loro esistenza
GLI UOMINI quelli deboli,
perche' ci voglion veramente i COGLIONI GROSSI QUANTO L'UNIVERSO
per sorridere nei momenti di difficolta'.
Lucia, amor mio
nei tuoi occhi vedo il caldo
e le palme attorcigliate
da mani esperte per
la domenica di pasqua.
Vedo il sale del nostro mare
del tuo mare
perche' mio non lo e' piu'.
Vedo la 127 blu notte
sferragliare nel traffico.
Ti vedo guidare col pancione
che sfiora il manubrio
mentre aspettavi Matteo.
Ti vedo.

venerdì 7 giugno 2013

In capace

in capace
mi si addice
medaglia al valore
al merito
la màrito
in sanscrito riconosco lettere che altri ignorano che niente di meno voglion dirmi SMETTI.
Ma io non smetto,
dico non mi arrendo
ma non è vero,
non smetto perché

non ho altro nella vita

al botteghino delle qualità avevo lasciato il portafoglio negli altri pantaloni
pure avendone un solo paio

al botteghino delle qualità molti ricordano un coglione in mutande.

Ho le pezze ar culo dell'anima
senza amore
ingurgito litri di NIENTE
e mi gonfio
mi gonfio
mi gonfio
sono pieno di me
pur essendo cavo dentro. Vuoto.

Io ho amato una sola donna nella vita
e le altre eran visioni premature di lei.
L'ho amata con una forza
che mi ha spaccato in due
con una passione repressa
con dei sentimenti annegati.
E me ne pento a testa alta
dicendo che ne valeva la pena
perché mi vien di dire così.

L'amicizia ha il valore di una carezza al buio
la dai con dolcezza
e non importa che l'altro sappia sia stato tu.

sabato 1 giugno 2013

Prologo

E' proprio perché sono qui, in questo momento che è lento, un po' ma non troppo, che inizio a scrivere su questo vecchio computer che mi ha fornito la prigione.
Ho sempre voluto scrivere, da sempre, da che ho memoria, dopotutto se ci pensate, sembra quasi che le parole scritte siano l'unica cosa immortale del nostro tempo, o almeno lo erano. Delle parole scritte non gliene frega più un cazzo a nessuno adesso. Ora tutto si risolve nel tempo di un fotone: ti entra nella retina, viene contestualizzato dal nervo ottico, sparato nel cervello e diventa una sensazione istantanea, ma dopo qualche frammento di niente diviene tutto vecchio, da buttare, basta così, basta fotoni noiosi. Chi scrive son i falliti in questa pazza Italia, di un pazzo tempo di puttane e sorrisi di cera, di amici miei ma non realmente miei, saranno vostri cazzo, non miei. Io da buon giurisprudente non volevo mica fare giurisprudenza, volevo fare lo scrittore. Credo di aver conosciuto solo una persona che volesse giurisprudersi, giurisprudenzarsi, uno con la faccia da perrimeson. Si chiamava Alfredo Maranelli, "Avvocato Maranelli a lei la parola" suonava benissimo. Lo ammiravo per qualche secondo, poi però con uno spinello in bocca non lo ammiravo più. Che figata l'università. Un tempo pazzo di una pazza Italia, sorrisi di cera e puttane, amici miei ma non realmente miei.
C'erano giurisprudenti che volevan fare attori/attrici, che volevan aprire ristoranti ai caraibi: ma io dico se tutti volete aprire ristoranti ai caraibi non è che finisce che si satura il mercato? Alcuni dicevano Bora Bora, ma cazzo ti soffia via anche i sentimenti, immaginate due volte la Bora di Trieste? ti soffia via anche le paure forse, le aspettative, i sogni? I sogni no, quelli no dai, quelli stanno dentro il DNA. Quelli non li soffia via.
C'eran giurisprudenti ricchi e giurisprudenti poveri. Quelli poveri erano i meno ricchi, non avevano la bmw, avevano solo una alfa romeo. C'eran quelli filosofi e quelli che per scopare filosofeggiavano. Quelli schierati politicamente part time, comunisti giusto il tempo di una festa in un centro sociale. Come li chiamavo io punkABBESTIA. C'era poi Samuele Martorelli. E' proprio per il fatto che lui esisteva, ed era li nel momento in cui c'ero anche io, proprio per questo incastro inculamente-cosmico che io son qui a scriver di lui e non di me. A scriver di lui e non di qualche storia generazionale tipo il giovane holden 2. Da che ho memoria ho sempre voluto scrivere: è come la prima volta che uno si fa una bella pippa, si rompono gli argini di un fiume in piena e si è stupiti, spaventati, svuotati allo stesso tempo. Ci stetti mezzora a ripulire il divano dei miei ricordo. Meno male che non esistevano lampade UV in casa, altro che scena del delitto, l'avrebbero chiamata "Bukkake formato famiglia". Proprio come quella sensazione masturbatoria primordiale, Samuele Martorelli mi diede un motivo per scrivere, aprendo il rubinetto e dimenticandoselo aperto.
Come quelle scene che esistono solo nei film di uno o meglio una che entra in una vasca da bagno schiumosa come un enorme boccale di birra, piena fino all'orlo, e sensualmente si immerge in quel liquido caldo che trasuda sesso. Il surplus cade sul pavimento in maniera disinvolta. Certe cose le puoi vedere solo nei film, perché poi a passar ore a ripulire ti passerebbe la voglia di rifarlo. Forse proprio perché i film son microscopicamente diversi dalla realtà ci fanno sognare! Diciamolo apertamente che la realtà è una grandissima palla.
Soprattutto questa pazza Italia, di questo pazzo tempo, di una pazza grande città senza nome: è la noia che ci scorre nel sangue, la noia è la nuova follia! Samuele Martorelli era il più grande annoiato del nostro pazzo tempo.
Non pensavo di certo che avrei iniziato la mia carriera scrivareccia come un Gramsci o un Pellico, seduto su di una sedia formato asilo/scuola elementare nella cella di un carcere. Stima per Gramsci o Pellico che sia chiaro, ma cacchio! Considerate le difficili soddisfazioni da scrittore, ore passate a comporre, limare e riscrivere frasi, senza neanche l'ombra di una bella donna, beh avrei preferito un contesto diverso e più incoraggiante. Inutile piangere sul latte versato, diceva mio nonno, ma lui aveva un'intolleranza al lattosio, grazie al cazzo che non piangeva.
Una volta lessi su di un giornale una lettera inviata da un soldato dal Carso durante la prima guerra mondiale, credo fosse alla sua donna o alla sua mamma. Era bellissima, parole come legno intagliato e levigato. Parole come bolle di sapone al sole di Settembre. L'articolo diceva che la prima guerra mondiale aveva spazzato una generazione di italiani e sottolineava quanti intellettuali e menti eccelse si fossero estinte ancor prima di giungere alla notorietà. BEH, stessa cosa è successa negli ultimi vent'anni, ma senza badabim e badabum, ne austriaci ne il piave mormorava. I giovani italiani si sono estinti da soli, e come epitaffi marmorei tante foto col cellulare prese nientepopodimeno che nel cesso dei propri genitori. 
Parlerò di Samuele Martorelli e di poco altro. Degli eventi che lo investirono negli ultimi cinque anni fino a portarlo al suo prematuro decesso.
E che sia chiaro fin da adesso, di Samuele Martorelli si è detto tutto il contrario di tutto, ma tutti convengono che egli sia il più grande _______ del nostro tempo.