domenica 27 maggio 2012

Gioco

gioco
con
te
che non mi vuoi sentire!
Gioco
con
te
che sei così bella.
Gioco
con
te
ed
il sole
sale
lieto
e ci illumina
riscaldandoci.
L'orologio
dei desideri
va velocissimo,
il tempo scorre,
siamo agli sgoccioli
e son proprio
gocce di felicità
che ti scendon
sulle guance,
morbide.
Le tue rughe son
sorrisi trattenuti
per paura di
esser ancor
immatura.
Quando lascio
la tua mano
m'accorgo
che è per sempre.

venerdì 18 maggio 2012

croMIA

l'amicizia
ha il profumo
del pane
sfornato,
il suo tepore,
la sua morbidezza.
L'amore,
color del fango,
è umido,
scivoloso,
splendidamente
sporco.
Ha
odor della terra,
sentore
di spezie
ed oli
bollenti.
La vita
sfuma
in
carboncino.
Le dita son
nere.
Sorrido.

sabato 12 maggio 2012

sinfomia

Quel che penso
risuona,
e denso
m'abbandona.
Il filo
di parole
intrecciato
galleggia
alla deriva
dei sogni.
Son maree
silenziose
quelle che
mi cullano,
son paure
azzurre
quelle che
mi cercano.

venerdì 11 maggio 2012

MA cosa CAZZO!?

MA cosa
cazzo
DICI????
COSA DICI??
No davvero
cosa dici?
No ascolta
non ti sento!
Davvero
parla più
forte,
SCANDICCI.
Non affannarti,
non mangiarti
le parole:
la parola
cioccolata
ha un sacco
di calorie,
attento
alla linea.
Quando
vuoi dire
qualcosa,
devi dirla
BENE,
CHIARA
e FORTE.
Quel che dici
delinea la tua
posizione
in questo
mondo.
Erezione
e
dizione.

giovedì 10 maggio 2012

l'idiota felice

L'errore
più grande
ritengo
sia credere
nei sogni:
il mondo
è popolato
da persone
che si nutrono
del piacere
che provano
nel frantumarli
con ironia,
malvagità
e presunzione.
E fa male.
Ad oggi
posso con
sincerità
affermare
che il mio
unico grande
sogno,
quello che
ha dato forma
al mio tempo, alla mia era,
l'ho pagato
a caro prezzo,
ed ho tanto timore
sia ad arretrare e cambiare,
quanto a perseverare
e portarlo avanti.
In questa situazione
di stallo, come in cima
ad un alta montagna,
vedo dinanzi a me
la valle del mio passato,
(piena di birra e panni sporchi)
e altre vette immerse nelle
nuvole. L'aria è rarefatta,
difficilmente respirabile,
ma il brivido dello strapiombo
ed il poco ossigeno ed il
cuore che batte, che pulsa forte
e mi rimbomba nelle tempie,
mi piegano in due, ma non
mi fanno ancora desistere.
Sudore e lacrime si mescolano
e scendon giù dal volto.
Questi son momenti
che fan pensare a tutte le parole
dette, da me e da altri.
QUALI STRONZATE DI CLASSE.
Mi vien da ridere,
perché son fatto così.
Mi vien da ridere,
perché i silenzi seri
non mi si addicono.
Mi vien da ridere,
a vedervi affannati,
cibarvi di carcasse.
Mi vien da ridere,
perché quando rido
son buffo e rido ancora di più.
Mi vien da ridere,
perché non c'è nessuno qui.
Mi vien da ridere,
perché in fondo "c'è chi muore di fame in affrica".
Mi vien da ridere,
perché è il modo migliore di piangere a volte.
Mi vien da ridere
perché sono un idiota.

mercoledì 9 maggio 2012

La notte

la notte mi è complice,
la notte è indice,
la notte è inde-
cente.
La notte nasconde
onde
di peccati.
Sarebbe un peccato
non farli,
orde di sacerdoti
disoccupati.
Ho la sacerDOTE
di saper
perfettamente
come andrà a finire.
Come andare
al cinema per
la seconda volta,
la suspance si fotte,
i colpi di scena
son polpi di scena.
L'amor è un teatro
barocco
diroccato,
con damaschi
impolverati,
da maschi?
Da maschio
non vado a teatro,
perché sono un duro.
Durata limitata.

martedì 1 maggio 2012

pioggia d'aprile ma maggio

il ticchetar
delle gocce
s'arresta d'un tratto,
ed un fil di luce
emerge
ansimante.
Ti vedo
lenta
sorridere
e abbassare lo sguardo,
dal cielo...............a me.
Quel che provo
ora
sa di mandorle amare:
la tua bellezza
è come sabbia
che scivola
tra le dita,
anche quando
è finita,
la senti ancora
tra le mani.