sabato 29 settembre 2012

occhi bassi

occhi bassi
pelle di neve,
odio il freddo
e ciò che ne viene.
La bronchite
d'amor perduto,
starnutisco
e son cornuto.
Amooooooò
è basta!
Cliccan i tasti
sotto il mio orgoglio,
sono una danza
son capodoglio.
Mi son pentito
d'esser leggero,
una carezza
ed amore sincero?
E' l'egoismo
che ruota la terra,
è il tornaconto
che mi sotterra.
Voglio denaro
per comprar la mia pace
voglio denaro
ed esser rapace.
Ti becco sul labbro
che odora di sangue,
ti voglio ti prendo
tutto ora langue.
Seduti in silenzio
il tempo a granelli,
ne conto milioni
sorrido ai più belli.
E come il mare
sbuffa d'inverno
la schiuma in nubi
odora d'eterno,
sei come il mare
m'abbracci salata
ti perdi alle spalle
di una grande scalata.

lunedì 24 settembre 2012

coherence

mio padre ha negli occhi
una coerenza
che non riesco a sfiorare.
La comprendo,
la ammiro,
mi lascio infervorare,
ma non riesco a farla mia.

sabato 22 settembre 2012

Eri bellissima

Tengo il tempo,
non me ne pento.
E le luci sfavillano
in cielo,
i fotoni se ne fottono
della gravità del momento.
Roteando rido rammaricandomene.
Come un puzzle senza un cazzo
di tassello,
mi sento non completo,
ma i pezzi son tanti,
chissenefrega.
TI MANCA L'UMILTA'
DI AMMETTERE
CHE A FAR MALE
CI SI FA MALE!
Dio bastardo me ne sia testimone.
TI MANCA IL SORRISO
CINICO
ED IL SAPONE!
Il sapone
con cui si lavano i vincitori
dal sangue degli sconfitti.
Son frammenti di ricordi,
gioie e dolori,
che si sciolgono
e finiscono
nello scarico
di sta cazzo di vita.
Una vita bella davvero,
come un'altalena scintillante,
come la goccia di marmellata
che esce quando chiudi le 2
fette di pane.
E' bella davvero,
ancora una volta,
come gli occhi di Stefano
in fondo alla sala.
Si volta quando mi volto anche io.
Magia?
No è solo amicizia.
E' bella come quando mi pensi,
in un attimo leeeeeeeeeeeeeeento
d'amore.

giovedì 20 settembre 2012

Un flash

Un flash mi colpisce
adesso
d'improvviso.
E' il tuo sorriso
nel giardino delle rose a Firenze.
Il colore delle tue labbra,
un fiore tra i fiori,
la mia profonda ingenuità
a far da spezia
a quei momenti.
Niente aveva senso allora,
tu me lo hai dato,
negli anni.
Adesso
mi accorgo
di molte incongruenze.
Molti direbbero "Non ne vale la pena adesso
non ne valeva la pena allora".
Quel che è fatto è fatto.
Mi arrendo.
Ti ringrazio.
Ti sono debitore.
Un pezzo della mia anima te lo dono per sempre.
E' tuo.
Mi inginocchio all'evidenza che non sono adatto,
non è un'ammissione di colpa
bensì una lucida constatazione.
Apparecchia tu ogni sentenza con questa mia affermazione.
Ognuno ti dirà che cade a pennello.
Preferisco passar per stupido, codardo, ingenuo,
instabile, immaturo PUR di non farti soffrire.
Scelta mia non perché aspiro alla santità,
ma perché non voglio che il mio esser
esistito nella tua vita non venga da te ricordato
con dolore, ossia non voglio farti soffrire.
Me ne esco dalla porta principale deriso e
sotto il lancio d'ortaggi e frutta marcia,
considerando quanto costa! Quasi ci guadagno.
Ci scherzo su non per sminuire il tutto,
ma perché il sorriso è come tutto è iniziato
il sorriso è come tutto finisce.
Sebastiano 20/9/2012

martedì 18 settembre 2012

LALLALEROico

Lallalero
lallalà
cantava Brunello,
i genitori l'avevan
chiamato così per i suoi folti capelli neri
ma non immaginavano sarebbe diventato
un fottuto alcolista. Quell'uomo si aveva fegato,
anche più d'uno. La vita gli aveva mostrato
già
tutto
un lutto
un putto
un uomo morto di rutto (buuuuuuuuuurp SBOOOM (il cervello esploso))
stasera mi butto (live @ porcodio, famoso locale della versilia)
un farabutto (aveva tentato di rubargli una bottiglia e lui gliela aveva infilata su per il culo e aveva brindato con un bicchiere rotto e le sue palle).
Brunello AHHHHHH Brunellino,
quando eri bambino
ricordi le estati
a Struzzemberg?
Bel posto Struzzemberg.
Nello stemma cittadino un enorme struzzo armato di calasnicof.
A struzzemberg non c'è mica la polizia a cavallo!
C'è la polizia a struzzo.
Non ci sono mica gli strozzini a fare usura, ma gli struzzini.
Le case non son fatte in calcestruzzo, ma solo in struzzo.
A pasqua danno le uova di struzzo mica le uova di pasqua.
Struzzemberg e la sua sagra delle frittate.
Brunello da piccolo era caduto nel recipiente in cui avevano
sbattuto 50 uova di struzzo. Nessuno se ne era accorto,
non avevano neanche visto il pelo nell'uovo, dove il pelo
era Brunello in questo caso.
Tutto ciò principalmente per dire che i genitori di Brunello
erano delle fantomatiche teste di cazzo.
La madre Porzia,
rinomata baldracca amorevole,
gli voleva d'un bene al proprio figlio!
Lo allattava mentre guardava biutiful,
principalmente capezzolo-occhio,
dato che non prestava attenzione. Il famoso allattamento a collirio! (porcodio avrebbe detto Brunello se avesse saputo parlare, si proprio il famoso locale della versilia!Vedo che lo conoscete anche voi).
Porzia era morta quel giorno di maggio, con un caffelatte di traverso al bar. Ironia della morte. Ironia della sorte.
Il padre di Brunello erano tanti, ma quello che deteneva il titolo ufficiale era Marlonbrando. Non l'attore.
Marlonbrando era un emerito coglione. Lo stupido del paese.
Marlonbrando era un lattaio (Ironia endovena cristo).
Era l'unico lattaio ad esser cornuto. (Ironia come lava bollente).
Ci sono classi professionali come idraulico, tinteggiatore, lattaio, elettricista
che non possono patire l'adulterio. E' contronatura
e si sa che contronatura è forte sulle fasce, vanno fatti i lanci lunghi cazzo! MA DAI DAI! (si sa).
Insomma Brunello guardava l'alba con il suo bel tavernello
pensava d'esser modello
monello
alberobello
uno stick di labello
voleva suonar il violoncello
adorava il carosello
ma sul più bello...

sabato 15 settembre 2012

dalla regia

dalla regia mi dicono
di sorridere
ed io lo faccio
perché il cachet è troppo alto!

iride

nella tua bruna iride
sfoglio i miei sogni perduti,
e come un libro di fango
mi rimangon in mano
sfaldandosi
e macchiandomi

giovedì 13 settembre 2012

mi presento

eccomi
sono io.
Figlio
di un uomo
povero,
ma bello,
di una bellezza
che è
un occhio
marrone
d'amore,
che è il
rumore del
treno
che lo portava
lontano,
che è il pianto
per un uomo
che non era
suo padre
ma gli aveva
aperto
la sua porta.
Figlio
di una donna
che ha
il sangue
che bolle
denso
dell'amore
che scioglie
la nullità
delle nostre
vite.
Una donna
che ha nello
sguardo
il coraggio
di inarcare
le sue labbra
alla sorte
in un sorriso
che ho dentro
di me,
con la sua
ruga a forma
di cuore sulla
guancia
sinistra
che io voglio
cucirmi
nel dna.
Ho onore
ma non ho
orgoglio.
La presunzione
è affogata
nel mare
del vostro
diniego
e ora....
ora...
ora esco
e
abbraccio
tutto e tutti,
così
con somma
sorpresa
vi frego!

sabato 8 settembre 2012

i fimmini

i fimmini si talinu
i fimmini ro mattinu
i fimmini ca cucinu

si ti rugnu menzu frazzo
appoi arrestu senza cazzo

comu Ambrogio ti vaja puttannu
e lu sancu buttaniannu
mi rispunne "NUN SI UOMO!!"
taliui i baddi, ricu "MA COMU??"
Nun abbasta avilli incoddu
si poi vivi moddu MODDU!

Quannu passi pi la strata
sana ffari na taliata
ana ddiri "Semu ccccaa!!"
"Megghiu i tia nun ci sta!"

Rrriassumenno ha fari spacchiu
altrrimenti nenti pacchiu!!