domenica 14 ottobre 2012

ma sei tu?

Brunello ma sei tu?
diceva un volto
come carta carbone
la vita copiava
l'emozione
empatia
simpatia.
Brunello ma come sei ridotto?
Ti vedesse tua madre.
Me lo auguro,
diceva il nostro eroe
e spesso scorreggiava
in segno di pace,
sfinteredemocrazia!
La città diveniva
sempre più fredda
come una minestra
abbandonata
regala tepore
a chi l'assaggia in tempo
e poi niente più.
E poi?
E poi niente più,
il tempo
era divenuto
una lunga stalagmite
plic plic plic plic
il terzo plic mi è piaciuto!
E il quarto??
SON TUTTI UGUALI,
istanti identici,
camuffati
mascherati da secondi,
son nasi e occhiali finti
da deficiente
carnevalescamente
fa spallucce brunello,
simbolo di una rovina
a tempo indeterminato,
di una disgrazia
da curriculum,
di una anarchia
non desiderata.
Dal loggiato
proviene una musica dolce,
c'è movimento,
ci son donne,
ah le donne ed il loro profumo,
una terra avvistata dal pennone
dei suoi desideri più carnali!
Ah le donne, inspirerei la loro
essenza lettera per lettera.
Brunello si siede sugli scaloni
e vede donne danzare,
non ne capisce il perché,
ma quando mai è abbastanza
sobrio da capir qualcosa!?
Va benissimo così,
inebriatevi con
la vostra istantanea
inconsistenza.
Inebriatemi gratis.

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