sabato 4 maggio 2013

L'incastro del tempo - parte 2

Giulia seduta sul letto
guarda la stanza del motel stupita.
Lei è sempre stupita.
"Ti amo" Brunello lo sussurra
come se avesse un masso sul petto
come se avesse l'affanno di un miliardo di anni.
"Quando viene Brunello?" inclinando il volto
e tutto il mondo s'inclina con lei,
e tutto l'universo pende dalle sue labbra,
tutta l'esistenza sta dentro una sua lacrima,
umida come la sua saliva
ignorante come lo sporco sotto le unghie
dolce come l'odore del suo shampoo.
Brunello la bacia.
Lei non si ritrae. Lei non partecipa.
Brunello la bacia ed immagina il tempo fermarsi.
Esplodono gli orologi di tutto il mondo,
lancette e rotelle dappertutto.
Come su di un palco dinanzi ad una platea sterminata
il riflettore illumina questo momento che già non c'è più.
"Appena viene Brunello mi porterà a mangiare la pizza"
con l'innocenza di una bimba.
E brunello sente una lama rovente nello stomaco,
si piega sulle ginocchia dal dolore,
piange,
piange,
"Ti amo Giulia" e piange.
"Aspetti anche tu Brunello? Non piangere arriverà"
e per un attimo sorride e lui la rivede,
la rivede in quel vestito blu scuro con la maglia fucsia
a coprire la scollatura troppo vistosa,
con gli stivali intonati,
la rivede nell'angolo un po' spersa,
a quella festa che non ricorda più di chi fosse.
La vede imbarazzata non conoscere nessuno,
poi lo sguardo taglia lo spazio,
non appena l'impronta digitale dei due volti combacia,
i loro DNA s'intrecciano,
e lei sorride, e sente già il calore dell'abbraccio,
il sapore del suo bacio,
sente già che faranno l'amore un po' alticci,
e parleranno di viaggi e del futuro.
Un futuro che non si è avverato.
Un futuro che non esisterà mai.
"Si arriverà amore mio ed andremo a mangiare
la migliore pizza del mondo".
BAM BAM BAM,
la fine di questa storia bussa alla porta.
"APRI FIGLIO DI PUTTANA!"

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