martedì 9 luglio 2013

E'state

E'state freschi mo!
Incostanza delle stagioni.
Son certezze che rotolano
giu'
giu'
nel cesso.
Cessazione di attivita'
non e' forse un po' come morire?
Out of business...
fuori dagli affari?
Sti inglesi non li capisco,
sentiran caldo e gli affari li fanno all'aperto.
Incomprensioni internazionali,
le cose perse nella traduzione
un pochino mi fan girare i coglioni,
soprattutto se son soldi
soprattutto se son sentimenti
soprattutto se perdo soldi parlando di sentimenti:
li mi detonano i testicoli,
come fuochi d'artificio.
Sbadaboom "OHHH".
Vorrei aprire una fabbrica di stupore
proprio perche' al giorno d'oggi nessuno si stupisce piu'.
Free market.
Mercato libero e vergine.
"OHHHHHHHHH" son 100 mila euro grazie.
"OH MIO DIOOOOO" il pil dell'irlanda grazie.
"Ebe'" vai offrimi un caffe' e siamo pari.
Stupore, incomprensioni ed incostanza delle stagioni.
Son le mie parole chiave.
Son passato dallo stupirmi della tua bellezza
al non stupirmi della tua indifferenza e di tutto il resto:
guerre, morti, omicidi, rivoluzioni e ferite.
Le incomprensioni son vangate di terra sulla mia bara.
Voglio una bara a forma di chitarra.
Voglio la segreteria telefonica con la mia voce
"Sono definitivamente assente... ci si becca".
E poi la mia incostanza...
come caldofreddocaldofreddocaldofreddo
mi fa venire la bassa pressione.
Avrei voluto esser migliore,
davvero,
ma essere il solo a volerlo
in un mondo di autocompiacenti
mi ha fatto riflettere.
Riflettere non poco.


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