domenica 28 luglio 2013

finché la barca va

finché la barca va lasciala andare
e se va sott'acqua?
Io son quella barca
nobilmente varata
ed
addestrata.
Mi son addestrato da solo.
Un marine di ideali.
Pronto ad agire.
Nessuno ti IMPARA a fallire,
nessuno ti insegna a soffrire,
il panico che ti prende in un campo minato di scelte
è veramente
enorme.
Tremi ed ogni passo speri.
Mio padre ha sacrificato tutto
per il mio sogno,
mia madre ha sacrificato tutto
per il mio sogno,
io ho sacrificato tutto per questo sogno.
Non fatelo credetemi,
se mi leggete in questo momento
e avete un sogno,
non sacrificate tutto per esso,
amicizia,
amore,
tempo libero,
non fatelo!
Datevi un'uscita di emergenza,
un pulsante da premere
prima dello schianto,
fidatevi! Affiduciatevi!
Ho creduto in dei falsi miti,
falsi ideali,
false parole,
molte delle quali tutte mie :)
Dette allo specchio
in un qualunque bagno,
per convincermi ad andare avanti,
che era la cosa giusta da fare,
una grande crociata
ha sempre alle spalle
delle orribili verità.
Al giorno d'oggi pochi muoiono davvero per un ideale
o combattono per la libertà,
di certo non lo fanno gli italiani,
perché è sempre troppo vicina l'ora di cena.
Gli ideali son fumo
dall'aroma accattivante,
tipo il caffé la mattina,
ma nella realtà divengon solo
dei mezzi per accalappiare gli stupidi come me.
Scrivo questo nel momento in cui ho realizzato
che non ce la posso fare
a vincere una guerra di sottigliezze.
Io sono un combattente da campo aperto,
da urla
e poderose cariche contro un mulino a vento,
non so muovermi con agilità,
non conosco diplomazia,
so solo agire
seguendo una effige,
una bandiera,
un motto che mi da forma,
la stasi mi erode l'anima,
le parole mi confondono,
l'affetto mi inebria
mi eccita,
mi ferisce,
l'amore è troppo pericoloso,
dopo averlo annusato,
son dovuto fuggire.
Non credete nelle persone
che vi sorridono appena conosciute,
non credete nel "per sempre"
perché non esiste,
non credete negli addii
ne negli arrivederci,
non credete in dio, ma sperate che qualcosa lassù si muova.
Non credete nella felicità di un istante,
perché quello dopo vi avvilirà.
Io ho creduto in tutto questo,
e non sono riuscito
a
viverlo
a testa alta.
Lecco le mie ferite
sbagli come pugnali,
giuro sul mio onore
che mi arrenderò
anche se non so farlo.
Imparerò ad arrendermi
e lo farò.
Devo.

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