mercoledì 12 giugno 2013

maiemi

andrei a maiemi
solo per dire
son stato a maiemi.
Andrebbe bene anche l'aereoporto
non che mi interessi il volo in se per se
se per se
se per te
Ricordo quelle volte
che mia mamma mi rimboccava
le coperte.
Il suo volto nella trasparenza
del lenzuolo col la luce del lampadaio
dietro la sua SORRIDENTE figura.
Sembrava come la luna in  una notte di nebbia.
Mia mamma sorride alla fine di ogni pianto.
Tanta roba.
Non e' solo una donna
e' una lama affilata,
che ha tagliato meta' del novecento
solo per me, per lui, per lei ed infine anche per lui.
E' strano sapere che ci son persone
che ti amano a prescindere da tutto,
a prescindere da quasi tutto siamo realisti.
I ricordi son come sassi in un fottuto ruscello di montagna
man mano che passa il tempo
si levigano e perdono forma,
dettaglio,
divengono IDEALI,
vaporosamente idilliaci.
Io credo si possa esser piu' felici
solo che crogiolarsi nella merda
a volte ha un che
di intellettuale del cazzo.
Mi immagino col la sigaretta
in una stanza buia illuminata
da  una lampada da tavolo
in una cazzo di citta' americana del cazzo.
La decadenza affascina due tipi
di persone
LE DONNE per alcuni frangenti delle loro esistenza
GLI UOMINI quelli deboli,
perche' ci voglion veramente i COGLIONI GROSSI QUANTO L'UNIVERSO
per sorridere nei momenti di difficolta'.
Lucia, amor mio
nei tuoi occhi vedo il caldo
e le palme attorcigliate
da mani esperte per
la domenica di pasqua.
Vedo il sale del nostro mare
del tuo mare
perche' mio non lo e' piu'.
Vedo la 127 blu notte
sferragliare nel traffico.
Ti vedo guidare col pancione
che sfiora il manubrio
mentre aspettavi Matteo.
Ti vedo.

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