mercoledì 7 dicembre 2011

Martorell chi?

"Ma perché? Perché vuoi fare sta cazzata Samue.."
"Sam...il mio nome è Sam...lo sai benissimo"
disse interrompendomi quel simulacro di uomo,
simbolo del delirio dei miei sentimenti.
"vabbè sticazzi... BASTA...
adesso basta S E M....smettila...
CRESCI cazzo...l'ho fatto anche io
e nessuno avrebbe scommesso
2 lire su di me....guardami...
ho un lavoro....Lara mi ama..."
"2 settimane fa durante la festa di
Giuseppe ho scopato Lara in bagno"
disse d'un fiato, senza ironia ne cattiveria,
ne tanto meno pentimento.
Mi sono sempre domandato ripensando
a questo episodio: ma io dove stavo mentre
mi trombava la mia ragazza? Cosa stavo facendo?
Spero stessi mangiando quelle tartine formaggio,
salmone e rucola, cazzo buonissime! Si se stavo mangiando
quelle tartine fa meno male.
Rimasi comunque senza parole,
a bocca spalancata con la sigaretta incollata
al labbro inferiore come Gighen in Lupin:
perché cavolo aveva sempre le sigarette
tutte contorte e ammaccate quel personaggio?
Ma dava testate ai muri forse?
Sono a tutt'oggi convinto che la sigaretta
sempre in bilico tra il labbro
e il vuoto simboleggiasse la forza
e la volontà del suo vizio per il fumo.
Come di fronte ad una splendida costruzione
monumentale di dolore e sorpresa, dopo quella
dichiarazione mi colse il silenzio,
e la mia ultima sigaretta precipitò in terra
come un treno a carbone che deraglia e cade giù da un dirupo.
Sbuffando inaCIUFCIUFfabile.
"Cresci mi dici?? Ci sto provando da sempre!
Voglio crescere....crescere....crescere e diventare
il più grande....gigante sulle spalle di piccoli giganti
cazzo Emme...questa volta è la volta buona....
è l'idea geniale....l'idea madre...suprema....sacra....
sono già leggenda!" Rideva e si sfregava le mani
come Bilbo e il suo tessssoro.
No non era pazzo, non lo era mai stato, era proprio
quello il problema.
"Piangeva" riprese "Ti ama Lara....ti ama tantissimo....
dimentica questa cazzata....." secondi di silenzio.
"Hai una sigaretta?" dissi lentamente
"No...lo sai che fumo solo di fronte a più di 5 persone
per atteggiarmi a più sofisticato....e me le
offrono o le frego a te" l'avevo
sentito dire talmente tante volte che mi domandai
perché glielo avessi chiesto.
"Mi devi una sigaretta e la dignità" non lo odiavo,
cazzo desideravo odiarlo! Ma in realtà l'avevo sempre
amato, ammirato e invidiato più di chiunque
e qualunque cosa: era metà della mia anima
e l'altra metà, cristo, si faceva di una droga di nome SEEEM.
"Allora andiamo Sam Martorell....andiamo all'inferno".
Mi sorrise, e guardandolo dritto negli occhi per la penultima volta
vidi il caos tatuato sul fondo della sua retina: Samuele Martorelli
è il simbolo della decadenza e dell'irripetibilità del nostro tempo,
rappresenta per me una nuova sensazione, un sentimento mai più
provato, una sorta di piacere e dolore istantanei, come istantaneo,
condiviso, pubblico, alla mercè di ogni sguardo è il nostro mondo
e le nostre vite.
Sei sul fottutissimo dizionario:"martorelliano: gesto plateale di protesta
mal congeniato dal proprio autore..." Visto?
Come un untore, Sam mi sporcò con la peste dell'eccitazione,
ed incominciai a tremare, a delirare, ad ansimare....

Nessun commento:

Posta un commento